Qui lascerò i miei pensieri , come panni stesi su un filo, mossi dal vento, scaldati dal sole..

lunedì 6 ottobre 2008

San Brunetta...


San Brunetta ha fatto il miracolo. A settembre le assenze per malattia degli statali si sono dimezzate. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta intervenendo a 'Domenica In. "Siamo più verso il 50% delle assenze in meno rispetto al settembre del 2007 che verso il 40%", ha detto Brunetta. ''E' un miracolo?'' ha chiesto Massimo Giletti. E lui: ''Son diventato un taumaturgo, son diventato San Brunetta''....

notizia ansa

Si ride per non piangere. Il nano economista,con un cognome che pare il nome di una sartina, tenterà di chiudere gli ospedali, tanto, almeno noi statali, non ci s'ammala piu'..perchè sprecare soldi nella ricerca? Si VIETA di ammalarsi..e vai col miracolo! Peccato non averci pensato prima!

Ma quando il santo diventerà martire?????

lunedì 22 settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

martedì 9 settembre 2008

Et voilà!


La ministra Gelmini ha ribadito che quella dell'insegnante è una missione.. e noi che ci credevamo dei professionisti!!!!!!
A quando la nuova divisa?

domenica 7 settembre 2008

I racconti della ringhiera.Il giorno della "bugada"


Il lunedi’ era il giorno del bucato ( la bugada). Perché, di norma, la domenica si cambiavano le lenzuola.
Una specie di rito, sempre uguale .
Già di buon mattino le donne riempivano con acqua bollente e sapone in scaglie o lisciva grandi mastelli di legno ( i segiun) e ci lasciavano in ammollo la biancheria , ben divisa: lenzuola, tovaglie,asciugamani, fazzoletti da una parte,colorati dall’altra. Gli indumenti di lana venivano lavati in acqua fredda, senza ammollo. Un doppio ammollo era invece previsto per le tute blu indossate dagli operai ..perchè nelle case di ringhiera, che erano di proprietà del “padrone”, ci abitavano gli operai. Per gli impiegati il” padrone” aveva previsto altri tipi di abitazione..
Dopo qualche ora i segiun venivano portati giu’, nella corte, e precisamente nel lavatoio.
Era un lavoro faticoso , perché il peso era notevole e, ovviamente , si scendeva a piedi.
Il lavatoio della casa di ringhiera, coperto da un tetto di coppi,su cui sonnecchiavano i gatti, era composto da una serie di vasche in granito e da uno scolatoio per l’acqua: qui i panni venivano lavati a mano, all’occorrenza spazzolati con una spazzola in saggina , risciacquati
Per le donne era un’occasione di incontro, ma anche di allegria ( spesso intonavano canzoni popolari), e non ultima come importanza, la possibilità di scambiare “pettegolezzi”
Infatti “I omen vann a l’ustaria per bevutà e sacranà e i donn vann al fiumm per resenta’ e sabetà”
“Gli uomini vanno all’osteria per bere e dire..sciocchezze e le donne vanno al fiume per risciacquare e per ”sabetare “, termine dialettale che significa proprio “far pettegolezzi”:l’osteria e le chiacchiere erano un modo per trascorrere il tempo in compagnia.
L’occasione era ghiotta anche per noi bambini:potevamo immergere le mani , fino a farle diventare viola, nella grandi vasche, con un pezzo di sapone e un fazzoletto da lavare, rilavare , sciacquare, risciacquare.
Ricordo che l’acqua, insieme alla terra della corte, era una delle componenti dei nostri giochi.
E alla fine era un trionfo di panni svolazzanti stesi ad asciugare.
I bambini, allora, che partecipavano fino in fondo al rito della bugada, si rincorrevano tra le lenzuola, le utilizzavano come nascondiglio, accompagnati dalle minacce delle mamme e della nonne..”guarda che le prendi!” “ ..questa sera , quando torna tuo papà, vedi!” E inseguiti dalla Elda, la portinaia , che brandiva una scopa di saggina …
In realtà per noi era un gioco, ma le nostre mani, sulle lenzuola pulite, lasciavano impronte nero fango che erano una delizia.
Le lenzuola, una volta asciutte, venivano “tirate” e piegate da due donne ( ahimè, ci escludevano perché eravamo piccoli, nel senso di bassi, e facevamo toccar terra alla biancheria), seguiva poi la stiratura con il ferro prima con la brace e poi elettrico.Di ferro a vapore si parlerà molto dopo..
Le lenzuola erano quelle della dote, a volte in lino e ricamate a mano,che, nate come piccoli gioiellini, dopo qualche anno di matrimonio mostravano qualche segno di usura e qualche rattoppo. Vuoi perché erano sempre le stesse a “girare”, vuoi perché i prestanti operai della ferriere, ancorché affaticati, facevano un grande uso del talamo..d’altra aparte , si sa ,quello è l’unico divertimento, gratuito, per chi nasce e vive da povero.Se potessero parlare , quelle lenzuola..
Di tutto cio’ quello che mi rimane in mente, e anche nel cuore, è il ruvido delle lenzuola appena messe nel letto ( già, l’ammorbidente non esisteva!) e il profumo del sapone di Marsiglia e del sole..
Ho sempre avuto ricordi legati a percezioni fisiche, piu’ che a sentimenti..
Se chiudo gli occhi rivedo i colori, sono in grado di annusare il profumo che non c’è, sento sulla mia schiena la tela ruvida…

mercoledì 3 settembre 2008

I racconti della ringhiera.La 'Neta del fra'


Ai bambini era vietato visitare quella casa. E neppure le donne si soffermavano volentieri davanti alla porta, quasi che dentro ci fosse qualche cosa di avvelenato, di assolutamente disdicevole con cui non entrare mai in contatto.
La donna vestiva sempre di scuro: da come la ricordo poteva essere vecchissima o ancor giovane. Di sicuro la ‘Neta ( da Annetta) sorrideva poco e, anche quando lo faceva, i suoi grandi occhi celesti non ridevano con lei.
Pur se tenuta a distanza, la ‘Neta era rispettata da tutti.Quasi una forma di timore...
Le voci, sul ballatoio, si fermavano improvvisamente ogni volta che lei passava per raggiungere le scale, gli occhi la fissavano ,alcuni cenni di disapprovazione malcelata la accompagnavano fino a che scompariva allo sguardo.
Mi incuriosiva, la ‘Neta, e mi piaceva.Un grande segreto, inaccessibile, si nascondeva dentro di lei e io sono sempre stata attratta da cio’ che non riesco a comprendere..
La mia famiglia non la frequentava, ma nessuno mi impediva di entrare in casa sua.
La casa era linda , ma con mobili scuri e severi.Troneggiava un divano, ricoperto da un telo lavorato in velluto: era un divano rigido, non come quelli cui siamo abituati oggi. Io mi sedevo,una bambola in braccio, e la ‘Neta mi regalava caramelle e biscotti .
Mi permetteva anche di prendere la “Maria Bambina” che aveva in camera da letto.Allora c’era l’usanza di tenere sul comò una bambola di cera vestita di pizzi dentro una teca trasparente: era, appunto la Madonna, bambina.
Passavo da lei il pomeriggio,d’estate, quando era troppo caldo per giocare e correre nel cortile: a lei,al contrario degli altri adulti, piaceva ascoltare le mie storie inventate.
A volte le lasciavo la mia bambola; mi sembrava potesse farle compagnia, ..la sera me la riportava, bussando discretamente alla porta e allungando la mano per restituirla. E non entrava mai.
Quando le donne parlavano di lei la nominavano come “la ‘Neta del fra’ “.
Non so per quanti anni pensai che fosse il suo cognome. Poi , quando ormai non c’era piu’, un giorno mia nonna mi racconto’ la sua storia. Una storia di altri tempi..ma giuro che è vera.
Anna era una bella ragazza, appartenente ad una famiglia agiata.
Era fidanzata con un bel giovanotto, suo pari.
Il caso volle che conoscesse un frate che divento’ il suo confessore
Anna si accorgeva che il rapporto con quell’uomo non era piu’ solo spirituale: si era innamorata di lui. E anche lui,che cercava di resistere a quel sentimento,era sempre piu’ pazzo di lei.
Era uno scandalo enorme per quei tempi.
Si misero di mezzo i frati e i parenti di Anna la chiusero in casa.
Ma una mattina si accorsero che Anna non era piu’ nel suo letto: era scappata lontano, durante la notte,con il solo abito che aveva addosso, con l’uomo di cui non poteva piu’ fare a meno.
Lui trovò un lavoro, e vennero ad abitare nella casa di ringhiera che il “padrone delle Ferriere” concedeva ai suoi operai.
Una coppia, come tante. Purtroppo ben presto la loro storia , non si sa come,divenne pubblica, e cosi’, piano piano, tutti li allontanavano.
Non ebbero mai figli, si diceva che fosse una punizione divina perché vivevano nel peccato ..
Quando lui mori’, in quel grande letto,lei era al suo fianco.
Lo seppellirono in fretta e furia, senza neppure una messa, perché lui era uno “spretato” come si diceva allora.
Lei rimase nella casa di ringhiera, sola e con il suo ricordo.
Pur essendo ancore giovane e, a quanto pare, nubile, non si sposò mai…

martedì 2 settembre 2008

I racconti della ringhiera..


A Milano ci sono ancora le classiche " case di ringhiera" che risalgono al secolo scorso.
La casa di ringhiera era composta da appartamenti con due stanze, una era per cucinare e consumare i pasti, l'altra, la "zona notte",era una camera in cui piu' persone insieme dormivano.
Spesso queste abitazioni erano prive dell'acqua corrente e i servizi, comuni, si trovavano sul "ballatoio".
Si riscaldava con il carbone ( la stufa era in cucina, perchè le camere dovevano "essere fresche").
La caratteristica fondamentale era, appunto, la ringhiera , luogo di passaggio per entrare nelle case,luogo in cui si lavavano e si stendevano i panni, si dipanava la lana, si parlava..si viveva..
Un contesto che favoriva la socializzazione, ma che non consentiva segreti...
Se avrete voglia di ascoltare, la ringhiera vi racconterà storie , vita, passioni, amori e litigi....vi farà conoscere i personaggi che la popolavano ...

domenica 20 luglio 2008

Oppsss!!!



;o)))

venerdì 18 luglio 2008

LORO , la scuola, la riformano così:


Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, non esclude l'ipotesi di far indossare il grembiule nella scuola primaria.
"E' un fatto di ordine ma anche di uguaglianza sociale tra ragazzi"

Intanto il Decreto legge 112/08 prevede l’innalzamento di un punto del rapporto alunni/docenti, con il conseguente taglio, in tutta Italia, di oltre 100.000 posti da insegnante e 50.000 da bidelli, tecnici e amministrativi.


Un taglio ai numeri..uno alla stoffa...e la Scuola Italiana ha risolto tuuuuutttttii i suoi problemi!!!

Ci voleva tanto?

martedì 15 luglio 2008

"E l'Italia giocava alle carte..e parlava di calcio nei bar.." G.Gaber


CRONACA DI OGGI:


Sentenza Bolzaneto: 'Non fu tortura'
10.53: E' quanto deciso dai giudici riuniti ieri in Camera di Consiglio per la prima sentenza del Processo contro le violenze nella Caserma di Bolzaneto,a Genova, durante il G8 del 2001. 'Gli abusi ci sono stati e sono ingiustificabili. Ma sono stati puniti i singoli', commenta il sottosegretario all'Interno Mantovano. 15 le condanne, tra forze dell'ordine e medici, 30 le assoluzioni. .

di BARBARA SALANDRI


...hanno dato a chi chiedeva giustizia una risposta a metà, una sentenza spezzata. Uno Stato è tale se sa giudicare davvero prima di tutto se stesso, i propri errori e i propri delitti. Se invece non è capace di farlo e non lo vuole, allora lascia aperte le ferite, lascia la sensazione che alcuni siano più uguali degli altri davanti alla legge...

di ETTORE BOFFANO

sabato 12 luglio 2008

martedì 1 luglio 2008

A un amico...


El hombre que se levanta es aún más grande que el que no ha caído...
Concepcion Arenal (Periodista y abogada )

martedì 24 giugno 2008

Anche i politici sudano..



L'Italia è uno strano Paese:dopo la disperazione popolare per l'acqua che ci siamo beccati ..dopo tregiornitre di caldo ( in fondo è normale, no?) ci dicono che siamo in emergenza per il caldo..
Boh! Valli a capire! Unica consolazione? Si suda tutti!!

martedì 17 giugno 2008

Preferirei...

Preferirei essere qui...

o qui...

ma sicuramente non qui..a perdere tempo con gli esmi di licenza! Uffa!!!!

Cosi' va la vita...


Historia- Milo Manara

giovedì 5 giugno 2008

Siamo arrivati al ..capolinea!


Mancano giusto gli esami...

lunedì 2 giugno 2008

Da Venezia...




....una serie di panni appesi,colorati o neri, come i miei pensieri!

giovedì 29 maggio 2008

Ormai va così....



Vauro, 28 maggio 2008

sabato 24 maggio 2008

Giochiamo allegramente a ping pong sul web!!



Ancora uno spunto da:

http://kalpal.splinder.com/post/17223038#comment

Rilancio:

Lupo Alberto e Marta: dedicatissimi a Gaja!!!

venerdì 23 maggio 2008

Eccolo..è lui!



Facendo seguito ad un post di Akmeno :http://kalpal.splinder.com/post/17194528/Mutanda+%26+Calzini....
e come ben(!!) diceva un collega di "Applicazioni tecniche":"Mutate mutandis..cioè ragazzi, è ora di cambiare le mutande!"


;-))

mercoledì 21 maggio 2008

Ma....il mare??



..tanto io vado al lago!!;-))E voi?

martedì 20 maggio 2008

Da che pulpito!:-)))


Il neo ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna,afferma che il "Gay pride" corrisponderebbe "più a logiche esibizionistiche che ad altro"........!!!!!

Riforma scolastica?


;-)

sabato 17 maggio 2008

Tutto è relativo....



Quando un uomo siede un'ora in compagnia
di una bella ragazza, sembra
sia passato un minuto.
Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto
e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora.
Questa è la relatività.
Albert Einstein

giovedì 15 maggio 2008

Gli esami non ...cominciano mai!!





























Questo è l'ultimo "capolavoro" di Riky. L'esame di licenza incombe e la sua ansia aumenta in modo inversamente proporzionale ai giorni che mancano alla "grande prova".
Per lui, che DEVE pianificare tutto, è un grosso peso il non sapere..
Quindi ,con un mesetto di anticipo, ha preparato la sua tesina d'esame.
Titolo:"Mont Saint Michel": una parte scritta su:storia, leggende, maree.E un plastico:questo.
Il lavoro è stato come sempre straordinario. Mi ha riempito un tavolino di foto (Mont Saint Michel da ogni angolazione!) e , come sempre ha riprodotto fedelmente la realtà..
Naturalmente, per stare tranquilli, abbiamo già fatto due "simulazioni" d'esame!!!

mercoledì 14 maggio 2008

Ci sono giorni...



...ci sono giorni che è meglio
sognare di vivere
che vivere...
Ci sono giorni che è meglio
vivere per vivere
che per sognare...

Vasco Rossi

giovedì 8 maggio 2008

Evviva, il governo è fatto!



Il quarto governo Berlusconi potrà contare su Franco Frattini (Fi) agli Esteri, Roberto Maroni (Lega Nord) all'Interno, Angelino Alfano (Fi) alla Giustizia; Ignazio La Russa (An) alla Difesa; Giulio Tremonti (Fi) all'Economia; Claudio Scajola (Fi) allo Sviluppo economico; Luca Zaia (Lega) alle Politiche agricole, Stefania Prestigiacomo (Fi) all'Ambiente, Altero Matteoli (An) all'Infrastrutture; Maurizio Sacconi (Fi) al Welfare, Maria Stella Gelmini (Fi) alla Pubblica Istruzione, Sandro Bondi (Fi) ai Beni Culturali.

9 ministri senza portafoglio: è la lista con cui Berlusconi ha potuto accontentare gli esclusi e pareggiare i conti nell'alleanza.... Umberto Bossi (Lega) si occuperà di Riforme; Raffaele Fitto (Fi) dei Rapporti con le Regioni e Elio Vito (Fi), a quelli con il Parlamento. Andrea Ronchi (An) andrà alle Politiche europee; Renato Brunetta (Fi) alla Pubblica amministrazione e Innovazione; Roberto Calderoli (Lega) alla Semplificazione; Giorgia Meloni (An) alle Politiche giovanili; Mara Carfagna (Fi) alle Pari Opportunità; Gianfranco Rotondi (Dca) all'Attuazione del programma.Michela Brambilla, la presidentessa dei Circoli della Libertà, ha precisato subito Berlusconi, "sarà viceministro della Sanità", incarico adesso accorpato con il Welfare.

Da "Repubblica" dell' 8 maggio


Preoccupati? Suvvia, solo qualche perplessità.
Ignazio La Russa alla Difesa?Che difenderà mai??
Tremonti all'aconomia: no problem:è pronto il nuovo pallottoliere!
Stendiamo un velo sulla Gelmini all'Istruzione ( continuerà l'opera di distruzione della Scuola Italiana iniziato dall'amica Moratti?)
E su Bondi (hihihihi è tutto Massimo Boldi) ai Beni Culturali..qualcuno gli avrà pur spiegato che non sono i formaggi della Valtellina !
Bossi sarà un grande riformista:" Fuori dalle balle negri e terroni!!"" Padania libera e indipendente"" Un fucile per ogni capofamiglia"( padano, s'intende..agli altri la fionda)
Per Calderoli si sono inventati la "Semplificazione"(?): nel senso che semplificheranno i testi delle leggi fino a che anche lui sarà in grado di capirli..frase minima:soggetto, verbo, complemento oggetto( non andiamo oltre),verbi solo al presente,neologismi di proprietà del ministro (tipo:bongo-bongo).
Facciamo un' ipotesi:"I bongo-bongo non devono rompere le balle"," Ognuno a casa sua" potrebbero essere introdotti dal legislatore come "norme"
Carfagna alle Pari Opportunità:beh, sì, anche a quelle come lei..si dia una opportunità...
E la Brambillona vice alla Sanità??? Wow !amici medici: le infermiere dovranno indossare le autoreggenti!!!
Ma questa non è la "corte dei miracoli"?

lunedì 5 maggio 2008

Cappuccetto Rosso


La fiaba è straconosciuta..è un racconto popolare ripreso e rivisitato da Perrault, dai f.lli Grimm e da altri ancora.
Non mi piace e non l'ho mai raccontata a mio figlio perchè trovo sia estremamente violenta e poco educativa.
A parte la fine del povero lupo, che nell'immaginario collettivo ha sempre incarnato il "cattivo", ma cattivo non è. E' un lupo, e fa il lupo.Punto.
Cappuccetto Rosso poi non ispira simpatia : anzitutto indossa il cappuccio rosso che era l'amblema delle prostitute francesi nel XVII secolo, secondariamente disobbedisce alla mamma che la invita a NON fermarsi nel bosco, e in ultima istanza è così stupida da non riconoscere il lupo sotto mentite spoglie. Neppure dopo l'interrogatorio serrato.." ma che orecchie grandi, ma che bocca grande.."
Non ci fa una bella figura neppure la mamma che sicuramente è "casalinga" e non ha scrupoli a mandare una bambina sola nel bosco,per recarsi dalla NONNA ( che tra parentesi è SUA madre e potrebbe andarsela a trovare !!)
Eppoi il CACCIATORE, o il TAGLIALEGNA, a seconda delle versioni che... patapum!!, taglia, squarcia o, alla meno peggio, tira un colpo di fucile al lupo senza proferir parola alcuna..(mi viene il dubbio che sia leghista...)..
Ma che loschi figuri sono questi, che tolgono il sonno ai nostri bimbi???
Si, lo so che Bettelheim sostiene che i bimbi si identificano con cappuccetto rosso e non con il lupo..ma i vostri figli non tifano per il lupo? Forse perchè rischia l'estinzione?

domenica 4 maggio 2008

L'armata Brancaleone..


Il giovedì è il "giorno del recupero": mi prendo un guppo di ragazzi e, dopo aver cercato e trovato uno spazio "confortevole"( a scuola scarseggiano anche gli spazi!) propongo delle attività per consentire di "recuperare le lacune".Chi sa di scuola intende cio' che sto dicendo.
L'armata Brancaleone è cosi'composta:
Riky: problemi di ritardo generalizzato e fasi di autismo.
Nadia: ombelico en plein air,trucco da trentenne, figlia di una mamma senza marito.
Martina: una madre brasiliana, tornata in Brasile poco dopo la sua nascita, un padre pensionato (con la minima) che potrebbe essere il nonno.Per intervento dei servizi sociali vive in comunità.
Sayed: sedici anni, è in Italia da qualche mese con il padre,ha frequentato si' e no due anni di scuola in Egitto.
Micael: abusato in un giardino all'età di otto anni.
Cin-cin: dalla Cina.La mattina a scuola, il pomeriggio al lavoro( ma nega ).
Insieme sembrano la pubblicità della Benetton: diversi uno dall'altro, diversi dagli" altri"
Io ci provo a trasmettere i "saperi" su cui fondiamo la Nostra Scuola Italiana..ma devo dire con scarsi risultati.
Stanno alla scuola come il diavolo sta all'acqua santa.
Sarò una cattiva insegnante??
Non so, però noi passiamo ore a raccontare e a raccontarci: quello che si portano dietro( il loro "vissuto", in gergo) è come un muro che impedisce loro di avvicinarsi all'apprendimento, alla Cultura..come se il loro pensiero fosse sempre costantemente incollato altrove.
D'altra parte, come salire una montagna portandosi appresso un macigno?
Come sempre mi chiedo se siamo DAVVERO in grado di emancipare ragazzi come questi dalle loro incasinatissime situazioni...l'esimio prof M.,luminare di psicologia, mi ha detto che devo "prendere le distanze"..io lo so che viene fuori tutto il mio " essere mamma di figli che non sono miei ", ma è piu' forte di me, mi preoccupo di sapere se hanno mangiato e se si sentono bene,pazienza se l'analisi del periodo non li sfiora neppure di sguincio...

martedì 29 aprile 2008

IL COLOMBRE



..ora vi chiederete che cosa sia il Colombre... Il Colombre é un pesce di grandi dimensioni, terribile a vedersi, estremamente raro. Ha mille nomi per le mille genti dei mille mari che hanno avuto la maledizione di incontrarlo. Eppure i naturalisti lo ignorano. Pensate che c'é perfino chi afferma che non esiste...
Ma i marinai e le leggende loro si fan beffe della scienza: i misteri dell'oceano non stanno nei libri del freddo continente, dimorano nelle paure e nelle ambizioni di quegli uomini dalla pelle consumata
....

Così ha inizio il racconto di Dino Buzzati.
Al piccolo Stefano, durante un viaggio in mare in compagnia del padre, capita di vedere un colombre.
Un leggendario mostro marino visibile solo alla sua vittima, che si dice debba costantemente seguire fino a quando non riuscirà a divorarla. Un mostro pensante e parlante.
Così Stefano si sentirà segnato da un destino ineluttabile, non potrà far altro che cercare di sfuggirgli per tutta la sua lunga vita, pur sapendo che è una fuga vana.

..Andate pure in capo al mondo, sulle cime innevate o sulle piane desolate...state pur certi che lui vi aspetterà, forse nel più vicino specchio d'acqua, o forse no, ma non abbiate alcun dubbio: quandunque vi presentiate in riva al mare ed ovunque vogliate posare lo sguardo sulle lucenti creste, là sarà la sua scura paziente sagoma...

Infatti ogni volta che si avvicina al mare il colombre è lì, divenuto quasi un oscuro oggetto del desiderio, un elemento funesto e un affascinante miraggio.

..Poi, sebbene avessi una mia vita, un mio lavoro, amicizie vere, sentii che preferivo inoltrarmi nell'abisso, sedere in faccia al fato....

...E allora navigai e navigai, fuggii e fuggii, mese dopo mese, oceano dopo oceano, anno dopo anno, temesta dopo tempesta, ma mai, mai nemmeno un istante vidi vacillare il mio Colombre: mi scortava con una tenacia ed una fedeltà che nemmeno il mio più nobile amico avrebbe potuto dimostrarmi...

Quando, ormai vecchio e stanco,Stefano decide di andare incontro al suo destino, il colombre gli rivelerà la verità: lo seguiva da tempo per consegnargli la perla della felicità.

..."Non ti ho inseguito attraverso le acque del mondo per divorarti come pensavi. Dal re del mare avevo avuto soltanto l'incarico di darti questo"
Che io sia maledetto: ho sciupato la mia vita nel terrore di una cosa che non conoscevo.
Detto questo trasse fuori dalla bocca...bhé forse crederete che sia solo un vecchio pazzo, ma ve lo giuro...ecco, trasse fuori dalla bocca LA PERLA DEL MARE, quella grossa tonda perla luminosa sogno di ogni marinaio, quella perla che dona a chi la possiede fortuna, potenza, amore e pace dell'animo
...

Troppo tardi..


Come in tutta l'opera di Buzzati, tempo e luogo sono indefiniti.
L'attesa è l'elemento per cui vale la pena vivere
Un'attesa a volte inutile..

lunedì 28 aprile 2008

La nave di Riky










Questa è la nave che Riky ha "materializzato" davanti ai miei occhi con dei fogli di carta bianca e uno spago...Ha usato le forbici ( quelle con la punta "stondata" ) e la sua indescrivibile manualità.
Niente disegno,o progetto, niente di niente..
Era ,come spesso accade , in ansia, e aveva bisogno di "dar vita" ai suoi pensieri.
Come sempre, solo con la carta.
Mi guarda fisso e mi dice " Prof..ho bisogno che usciamo un po'" e io so che in quel momento lui non sta bene e gli lascio il tempo per costruire e costruirsi..
Ama le navi, ama il mare..
Riky è "diversamente abile", per me è molto PIU' abile...
Ma ci sarà posto per lui?